Elezioni parlamentari febbraio 2020: monitoraggio a Baku

Le recenti elezioni parlamentari in Azerbaigian del 9 febbraio hanno confermato la linea politica e le riforme intraprese dal presidente Ilham Aliyev e dal suo partito di maggioranza. Come riportato da numerose agenzie stampa italiane e internazionali, gli osservatori delle missioni dei parlamenti dei vari Paesi, tra cui anche l’Italia, non hanno rilevato mancanze nelle procedure di voto, al contrario hanno sottolineato una grande attenzione alle norme, la presenza di tante donne e di molti rappresentanti di lista ai seggi. Il potere esecutivo nel paese del Caucaso è detenuto dal Presidente, che è eletto per un periodo di 7 anni mediante elezioni dirette. Il capo dello Stato forma il Gabinetto e ha diritto di veto sulle decisioni dell’Assemblea Nazionale, che detiene il potere legislativo. I parlamentari vengono eletti con un sistema maggioritario, attraverso un uninominale secco.

Durante la giornata di domenica 9 febbraio abbiamo avuto modo di poter monitorare alcuni seggi elettorali ubicati nella capitale, Baku, senza riscontrare anomalie e potendo fotografare, non durante lo scrutino delle schede, i luoghi dove si svolge l’esercizio elettorale e potendo parlare, prima e dopo il voto, con i cittadini recatesi alle urne per poter esercitare il proprio diritto di voto.
Sempre nella giornata del 9 febbraio abbiamo avuto modo di confrontarci con la senatrice italiana Maria Rizzotti e l’onorevole italiana Rossana Boldi, presenti in Azerbaigian per monitorare il processo elettorale.

La tornata elettorale delle parlamentari era prevista per l’autunno di quest’anno, ma la decisione di anticipare la corsa alle urne è stata lanciata dal governo come necessaria per avere un arco parlamentare che possa sostenere con la dovuta forza le riforme messe in atto dalla presidenza.

Le elezioni parlamentari anticipate vogliono consolidare una svolta generazionale negli assetti dello stato in un contesto di riforme nella vita politica, economica e sociale del Paese, un percorso che segue l’iter di modernizzazione avviato nell’Amministrazione presidenziale e nel gabinetto dei ministri. Il Paese del Caucaso ha costruito la sua modernizzazione sul petrolio e sul gas, come riportato dall’Agenzia “Askanews”, e si propone come hub energetico tra Europa e Asia, una tappa della nuova via delle Seta che vede l’Azerbaigian in prima fila come Paese di transito.

Un laboratorio energetico strategico per l’Italia, con il Tap, il gasdotto che porterà il gas azerbaigiano in Puglia e nel resto d’Europa. La crisi economica legata al calo dei prezzi del petrolio ha spinto l’economia del Paese del Caucaso verso la diversificazione economica. Nell’ultimo anno sono stati registrati avanzamenti in campo economico con riforme strutturali e burocratiche, l’aumento di salari, pensioni e welfare.

Le riforme che il governo intende portare avanti hanno riguardato anche la digitalizzazione del sistema giudiziario e la creazione di una cornice giuridica vicina agli standard europei. Ulteriori riforme sono attese nel settore sanitario, dell’istruzione e della difesa, oltre che nell’ulteriore sviluppo economico e commerciale del Porto di Baku, divenuto anche free tax area, un hub per tutto il Caucaso e per l’Europa. Novità che riguardano anche le future prospettive economiche e commerciali con l’Italia.

Approfondimenti di Domenico Letizia che ha monitorato le elezioni in Azerbaigian durante il mese di febbraio 2020, visitando seggi e svolgendo alcuni incontri istituzionali:

Elezioni in Azerbaigian tra riforme e svolta generazionale, quotidiano L’Opinione delle Libertà.

Elezioni in Azerbaigian: La senatrice Rizzotti e la deputata Boldi tra gli osservatori delle operazioni elettorali, Agenzia Internazionale Stampa Estero.

La collaborazione economica tra Italia e Azerbaigian, rivista “Babilon Magazine“.

L’Agenzia per il turismo dell’Azerbaigian e i rapporti con l’Italia, think tank “Imprese del Sud“.

L’Azerbaigian in rapporto alle politiche energetiche e il progetto del Tap, approfondimento per i microfoni di RadioAtene (puntata numero 72).